Quattro disegni per le illustrazioni di Giorni neri:
Partigiano, 1944, china su carta, cm 15 x 11, firmato e datato in basso a sinistra, “ACatarsini/ 1944”;
Arresto, 1945, china su carta, cm 15 x 11,5; Impiccati, 1945, china su carta, cm 17 x 9; Nando, 1945, china su carta, cm 16 x 13: firmati e datati in basso a sinistra “ACatarsini/ 1945”.

Nei “giorni neri” del 1944, i villaggi e le campagne nei dintorni ospitavano gente stremata e affamata ed erano teatro di scontri e rastrellamenti, di bombardamenti e rappresaglie tedesche, come quella operata l’otto settembre a San Martino, che costò la vita a quattro uomini e nella quale lo stesso pittore si salvò fortunosamente nascondendosi sui ponteggi della chiesa. La storiografia del dopoguerra ha riservato scarsissima attenzione alla tragedia dei civili nel corso del conflitto. Solo recentemente, la ricostruzione del dramma dello sfollamento attraverso le fonti orali ci consente di conoscere quelle sofferenze direttamente dalla voce dei testimoni, rendendo possibile conferire dignità e valore alle vicende dei civili della Versilia nei lunghi mesi della guerra lungo la Linea Gotica. A partire dal giugno 1944, la Val Freddana fu colpita con particolare violenza da rappresaglie tedesche contro le incursioni partigiane, a Valpromaro e, a settembre, a Pioppetti di Camaiore. La liberazione in Garfagnana, Versilia, Viareggio e Lucchesia fu, infatti, segnata da un susseguirsi di scontri ed eventi sanguinosi avvenuti nelle province di Lucca e Massa Carrara tra il settembre 1944 e l’aprile 1945, durante la campagna militare nella quale gli alleati, con l’aiuto di gruppi locali formazioni partigiane, cercavano di sfondare il fronte tirrenico della linea Gotica. L’operazione riuscì nei primi giorni di aprile del 1945, quando vennero liberati Cinquale e l’Aurelia per poi arrivare alla Spezia alla fine del mese. In Lunigiana l’avanzata continuò oltre il Passo della Cisa dove i tedeschi si arresero nella sacca di Fornovo il 29 aprile 1945. Notevoli furono le distruzioni e moltissimi i civili uccisi per rappresaglia, insieme a numerosi partigiani e sacerdoti.
Questi episodi sono anche ricordati dalla serie di disegni che illustrano il romanzo Giorni neri, ispirato ai tragici avvenimenti del 1944 con figure di sfollati, partigiani, ostaggi e prigionieri che ruotano attorno a un uomo di mare, Nando, la cui vita “è sulle barche, in mezzo ai marinai con lo sguardo puntato sull’orizzonte”. La sua esistenza è destinata a incrociarsi con quella degli altri protagonisti del romanzo e “a convergere nella comune lotta contro l’oppressore”. Catarsini dipinge con le parole e, come acutamente osserva Cristina Acidini, con un sapiente “dosaggio verbale dei colori, così parco da sorprendere in un artista come Catarsini, uso a esprimersi dipingendo con gamme cromatiche vivide e pastose”. (1)
Giorni Neri pubblicato la prima volta nel 1969 e ripubblicato nel 2020 è la testimonianza romanzata di quei momenti terribili. La storia nasce dai tanti appunti raccolti nel lungo periodo trascorso in Val Freddana, poi trasformati, ci ricorda Elena Torre “in un romanzo dalle radici ben salde nella realtà seppur abitato da personaggi letterari che tra le pagine incarnano sentimenti ed emozioni universali restituendoci un affresco di quanto accadde”. Giordano Bruno Guerri scrive, nella nota introduttiva del romanzo, che Catarsini “era anche uno scrittore capace di raccontare i giorni orribili della guerra civile con maestria” assegnando “un carattere proprio ad ogni personaggio”. (2)
I quattro disegni esposti fanno parte di un cospicuo corpus grafico, letterario e documentario gelosamente conservato dalla Fondazione Catarsini 1899, attestante la sua inclinazione per la scrittura, che troverà seguito nell’attività di pubblicista e nella redazione del romanzo, ancora inedito, Tra l’incudine e il martello.

  1. Acidini 2022, pp. 71-74: ripubblicato nel presente catalogo; Torre 2021, pp. 95-99; Torre 2022, pp. 65-66.
  2. G. B. Guerri, Pennellate di scrittura rapide e sicure, in Catarsini 2021, p. 11.

Esposizioni recenti: Lucca: Alfredo Catarsini 2022.