Nudo seduto (Nudo), 1950, carboncino su carta, cm 70 x 50, firmato e datato in basso a sinistra “950/ A.
Catarsini”.
Il disegno a carboncino appartiene a una serie di nudi realizzati con la medesima tecnica e lo stesso formato, nei quali l’autore studia il corpo femminile in varie pose. Essi rientrano nel novero di quelle che si potrebbero considerare “accademie”, cioè disegni nei quali l’artista studia pose, illuminazione e modellato della figura.
Profilati da una nervosa linea di contorno, questi nudi colpiscono per la resa dei volumi e delle ombre attraverso l’addensarsi del carbone e per la rapidità del tratteggio. Tecnicamente, si possono collegare a quelli realizzati per le composizioni sacre del decennio precedente ma, stilisticamente e concettualmente, essi appartengono alla nuova fase che si apre con gli anni Cinquanta e che coincide con l’inizio del suo insegnamento di Decorazione e Disegno musivo all’Istituto “Stagio Stagi” di Pietrasanta nel 1951, dove poi ricoprirà poi la cattedra di Disegno dal vero fino al 1969.
I decenni fra il 1950 e il 1970 sono caratterizzati dall’affinarsi dell’esercizio grafico a dall’accentuarsi della ricerca plastico-scultorea attraverso un processo di sintesi della forma e del segno inseribile in un filone espressivo che elegge il corpo femminile a terreno privilegiato d’indagine. Questi nudi aprono un intenso periodo di ricerca grafico-pittorica nell’esercizio del genere attraverso disegni, opere a tecnica mista e dipinti a olio.
In Catarsini, il nudo rappresenta anche un omaggio alla bellezza femminile, simbolo di un’umanità in grado di vivere in rapporto armonico con la natura. La sensualità dei suoi nudi non risiede tanto in un ideale astratto di bellezza quanto nella capacità di rendere l’essenza della femminilità nella sua intima spontaneità.
Esposizioni recenti: Forte dei Marmi, Esplorazioni 2021.