Toro, 1962, olio su tela, cm 50 x 30, firmato in basso a destra “a. Catarsini/1962”. Sul verso, a matita: “La corrida”.

L’olio fa parte di una serie di nove tele di analoghe dimensioni esposte a Monaco di Baviera nel 1964, nell’ambito di una mostra di gruppo allestita alla Galleria Atelier Monpti e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura della città per il Premio Atelier Munchen Schwabing 1964, nel quale gli venne assegnato il premio Dante Alighieri.
L’originale monocromo evidenzia un processo di sintesi formale attraverso il quale l’artista inserisce la figura del toro all’interno di intersezioni di archi, di cerchi e di tessiture lineari che, ancora una volta mettono in relazione l’anatomia dell’animale con il suo universo geometrico.
L’esplorazione su questo filone di ricerca continua per tutto il decennio e si sviluppa, attraverso varianti figurative, sia sul versante grafico sia su quello più squisitamente pittorico, attraverso un’indagine che si snoda anche in campo tecnico, caratterizzandosi per la grande libertà nell’uso di strumenti e di modalità di scrittura che interpretano anche soggetti più tradizionali.
Nel 1960, alla Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea di Firenze presenta Sintesi della caccia ed è fra gli organizzatori del Premio Margherita d’oro di Viareggio. L’anno seguente concorre al Premio Nazionale di Paesaggio Autostrada del Sole, indetto dalla Quadriennale e realizza scritti e disegni per l’Agenda edita da Vallecchi. Nel 1961 inizia a collaborare con “La Nazione”, per la rubrica “I bozzetti di Alfredo Catarsini” e prende parte al VI Concorso Nazionale del Ritratto Contemporaneo di Firenze alle Gallerie dell’Accademia. In una sua antologica alla Galleria del Babuino a Roma presenta 60 opere caratteristiche delle tendenze realista, riflessista e neosurrealista.

Esposizioni recenti: Viareggio, Alfredo Catarsini 1999; Forte dei Marmi, Esplorazioni 2021.