Doppio autoritratto, 1934, olio su compensato, cm 59 x 73, firmato e datato in basso a destra: “XII/ A. Catarsini 1934”.


Il dipinto, da molto tempo fuori dal circuito espositivo, è stato rintracciato a Firenze nel 2022. Sul verso della tavola, originariamente dipinta su entrambi i lati, è stato ora applicato un ulteriore pannello ligneo.
Iconograficamente complesso ed espressivamente intenso, l’autoritratto esemplifica la ricerca nell’ambito del quadro di figura che l’artista andava conducendo in questi anni, in sintonia con i nuovi indirizzi della pittura italiana negli anni Trenta. Catarsini, infatti, recupera modelli illustri mostrandosi al lavoro davanti al cavalletto, dietro la tavola di compensato posta in primo piano, come se fosse intento a eseguire il dipinto stesso. Con il viso leggermente ruotato a osservare intensamente lo spettatore, il pittore si ritrae sia di fronte sia riflesso di profilo, in una duplice e simultanea visione. Il viso, incorniciato dai folti e scuri capelli pettinati all’indietro e dalla bianca camicia, è modellato con i marcati chiaroscuri dell’incarnato e i bruni terrosi che lo rilevano dal colore del fondo, più chiaro e fluido.
Una fotografia dell’opera, che reca la data “1936” e la firma di Felice Carena, attesta i rapporti con il più anziano collega che, dal 1924, era professore all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Osannato dalla critica nazionale e internazionale, Carena ebbe, nel ventennio, i consensi critici di Ojetti e di Ragghianti, nonché molti riconosci- menti ufficiali. Quando era già affermato e noto per le grandi composizioni ispirate alla pittura veneta, che trovavano rispondenza nelle ampie e salde costruzioni dei novecentisti, la Reale Accademia d’Italia, della quale era membro dal 1933, lo nominò nella giuria del Premio Cremona del 1939, edizione nella quale Catarsini ottenne il secondo premio ex-aequo con Discorso del Duce ascoltato alla radio dai paesani di un villaggio.
Durante il 1934, Catarsini partecipò con Lorenzo Viani alla Mostra Marinara organizzata nei locali della Lega navale italiana, sul Molo di Ponente a Viareggio e alla Prima Mostra estiva viareggina al Kursaal. In una sua personale alla Lega navale di Viareggio espose l’unica sua Aeropittura documentata, mentre, l’anno successivo, presentò quindici opere sempre nei locali del Kursaal. Nel 1935, ancora con Viani, espose alla Seconda Mostra d’arte versiliese di Pietrasanta e, a ottobre, a Firenze per l’VIII Mostra d’Arte Sindacale della Toscana.

Esposizioni recenti: Lucca: Alfredo Catarsini 2022; Firenze: L’artista allo specchio 2023.