Il molo di Viareggio, 1942, olio su tavola, cm 50 x 64,5, firmato e datato in basso a destra “A. Catarsini/ 942”.

Nel 1942 la produzione di Catarsini è ricca e articolata. In mostra, possiamo vedere questa suggestiva veduta invernale del molo di Viareggio, con la spiaggia battuta dal vento e il capanno in primo piano, a disegnare la diagonale del quadro verso il punto in cui converge la sottile obliqua del molo protesa nell’azzurro carico del mare fra la spuma bianca delle onde. Questa folgorante apparizione viareggina, dove sembra udirsi solo il suono della risacca e il graffiare delle rapide ventate di libeccio, è solidissima nelle forme e nel colore, eppure leggera e luminosissima nel complesso equilibrio cromatico di una pittura fatta di contrasti tra tonalità calde e fredde, da striature d’ocra e d’azzurro, con rialzi improvvisi di biacche, con trame di colori che si rispecchiano, insieme al cielo nuvoloso, nell’acqua increspata.
Sempre nel 1942, Catarsini viene invitato alla XXIII Biennale di Venezia dove espone un quadro legato agli avvenimenti del periodo bellico, Donne nel rifugio antiaereo. Fortemente drammatico ed espressivo, questo dipinto ben rappresenta la realtà della guerra e dei bombardamenti sulla popolazione civile. Assolutamente privo di ele- menti retorici, esso rivela una profonda distanza rispetto al trittico G.I.L. inviato al Premio Cremona del 1941 e ripresentato a marzo nella sua personale all’Albergo Universo di Lucca, insieme a 36 dipinti, fra paesaggi e ritratti. (1)
La sua attività espositiva in questo periodo è molto fitta: a maggio, l’artista sarà presente, con sei quadri di natura morta e paesaggio, alla Bottega dei Vàgeri, prima a Viareggio e poi a Pisa mentre, ad aprile, invierà due opere a Firenze, a Palazzo Strozzi. Durante l’estate esporrà Cantiere al Primo Premio Nazionale Versilia di Viareggio per la pittura di paesaggio mentre, al Premio Gariboldi, si imporrà con due opere, Canale Burlamacca e Darsena. Tra luglio e agosto, a Lido di Camaiore, presenta cinque opere alla Prima Mostra d’Arte e di Storia di Camaiore, alla quale partecipa anche Galileo Chini mentre, alla sua personale di ottobre al Dopolavoro Littorio di Prato, riproporrà il Ritratto di giovane pittore, del 1937, raffigurante l’amico Carlo Vannucci, detto Bocco, che in quel periodo era prigioniero a Bombay.
A Roma, un suo Paese toscano, esposto tra le 35 opere della personale inaugurata il 29 gennaio 1943 dal Ministro Giuseppe Bottai, sarà acquistato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. (2).
Alla lunga serie di riuscite vedute marine, di canali e darsene di questo periodo si può sicuramente aggiungere il Paesaggio, esposto a Roma alla Quarta Quadriennale d’arte nazionale del 1943, luminosa veduta di un canale viareggino.

  1. Donne nel rifugio antiaereo, 1942, olio su tela, cm 125 x 95, Collezione privata. Infra p. 40.
  2. Paese toscano (Paesaggio versiliese), 1942, olio su compensato, cm 59 x 79, Latina, Prefettura (in deposito): acquistato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma alla mostra personale; vedi Il pittore Alfredo Catarsini 1943. Infra p. 38.

Esposizioni recenti: Lucca, Alfredo Catarsini 2022.