Ritratto di mia figlia, 1941, olio su tela, cm 99 x 79, firmato e datato in alto a destra “A. Catarsini/ 1941 a. XIX”.
La natura morta è un soggetto che Catarsini ha dipinto a partire almeno dalla metà degli anni Venti e, frequentemente, anche nei suoi ritratti compaiono composizioni di libri o oggetti. Non ci si stupirà, allora, di trovare un coloratissimo quadro raffigurante un vaso di fiori sul monumentale cavalletto posto alle spalle del bellissimo ritratto della figlia Mity inquadrata dalle ginocchia in su, in piedi, con le braccia conserte e il capo lievemente inclinato. Il suo sguardo, come se la donna fosse assorta o attratta da altre cose, ci oltrepassa tagliando il campo visivo nella direzione opposta, secondo una cifra ritrattistica abituale dell’autore. Tubetti di colore e libri sono posati come abitanti consueti dello studio del pittore mentre, appeso alla parete, si scorge un lembo di una delle sue tele dedicate ai canali di Viareggio. Il ritratto venne realizzato nel 1941 nel nuovo atelier nel Palazzo comunale in via Regia, dove si era trasferito durante l’estate dell’anno precedente.
Al 1941 risale anche un altro dipinto nel quale ritrae la figlia seduta e racchiusa nella nicchia di una poltrona dall’alto schienale stondato. Vestita con un abito nero, la donna ha lo sguardo rivolto alla sua destra e regge un libro con la mano sinistra, come se avesse appena interrotto la lettura. Nel 1941, Catarsini continuava a esporre a livello nazionale, soprattutto opere paesaggistiche, come Barche di renaioli inviato alla Terza Mostra del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti al Palazzo dell’Arte di Milano, un quadro strutturato con sapienza dal punto di vista prospettico ed equilibratissimo nella disposizione dei caseggiati e delle attrezzature da lavoro. (1)
- Barche di renaioli, 1940, esposto alla Terza Mostra del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti, Milano, Palazzo dell’Arte, maggio-luglio 1941, Milano, Muggiani, 1941.
Esposizioni recenti: Viareggio 1999, Alfredo Catarsini nella pittura del Novecento 2000; Firenze, Alfredo Catarsini 2005; Forte dei Marmi, Esplorazioni 2021; Lucca, Alfredo Catarsini 2022.