XXIII PREMIO REGIONALE ALFREDO CATARSINI 2025
“Ho sempre amato l’arte, non per vana ambizione, ma per un bisogno supremo di vita interiore”
A. Catarsini
Imago Mundi
L’opera Imago Mundi è concepita come omaggio al celebre affresco realizzato dall’artista Alfredo Catarsini dal titolo Immacolata fra i Santi Martino Vescovo e Paolino. Datata 1944 ed eseguita nel catino absidale della chiesa di San Martino in Freddana, testimonia e raffigura una vicenda religiosa nel mezzo della distruzione bellica. Il polittico si compone di quattro formelle di terracotta con patina effetto bronzo. L’unione dei quattro elementi origina una croce greca, simbolo inscrivibile nel quadrato, perfezione terrestre e nel cerchio, perfezione celeste. La formella in alto a destra rappresenta la Madonna, riconoscibile dal lungo velo che le cinge il capo. La figura, colta frontalmente, è rappresentata con sguardo abbassato, dal tono nobile e austero, e il ritratto mostra una dolce bellezza giovanile, sottolineata dalla postura fiera del collo e delle spalle. Il velo invade la parte superiore dello spazio con movimento ondulato come mosso da un alito di vento I volumi della veste danno vita ad una sinfonia incalzante di ombre e luce A fianco alla figura della Vergine nella formella in alto a destra troviamo la sintesi del villaggio offeso dai bombardamenti. I muti edifici ammassati su se stessi sono realizzati con un tratto semplice, infantile e raccontano la vulnerabilità, l’impotenza, la ferita subita. Nella formella in basso a sinistra ritorna la presenza della figura umana in un gruppo di tre persone, due donne ed un bambino. In questa unica formella vengono riassunti i pesi comunicativi presenti nei due gruppi di figure rappresentati nell’affresco dell’abside di San Martino in Freddana. Le tre figure sono accovacciate come a nascondersi e i corpi si sovrappongono come in un forte abbraccio. I volumi qui risultano molto accentuati ma morbidi e composti, in silenziosa attesa. Nella formella accanto, posizionata in basso a destra, si articola la figura tronfia del carro armato dal lungo cannone puntato verso il cielo. Questo simbolo della guerra, in proporzione alle altre figure, viene percepito come un giocattolo, pertanto innocuo evirato, sconfitto. I quattro elementi forniscono una visione sintetica e simbolica dell’opera del Catarsini e possono essere fruite singolarmente, creando un dialogo intimo tra spettatore e opera.