Composizione meccanica, 1970, olio su tela, cm 53 x 73

Su invito del Presidente Ermindo Tucci, Villa Bertelli di Forte dei Marmi torna a ospitare una mostra di opere di Alfredo Catarsini. 

Con la curatela di Rodolfo Bona, il prossimo 1° giugno, si inaugura la mostra “Un incontro inaspettato. Catarsini e Treccani allo specchio” che porrà per la prima volta insieme opere di Ernesto Treccani (il pittore milanese cui è intitolata la sala) e del maestro viareggino Alfredo Catarsini.

Nella sala Treccani sono custodite permanentemente alcune opere del maestro, gentilmente concesse in comodato alla Fondazione Villa Bertelli dalla famiglia, realizzate fra gli anni Settanta e Ottanta, che rappresentano soggetti dal naturalismo liricamente trasfigurato, caratterizzati da «forme espanse, senza controllo lineare e tantomeno geometrico, che tuttavia creano contrasti e dissonanze che non suggeriscono piacevolezza informale ma sono il sintomo di un dramma che si sfoga nel colore», come scrisse il critico d’arte Raffaele De Grada.

In questa sala, per due mesi, saranno esposte anche alcune opere di Catarsini che renderanno concreto l’incontro tra i dipinti dei due artisti che, nella vita, probabilmente non ebbero l’occasione di incontrarsi personalmente.

Un incontro impossibile dunque o, forse, solo inaspettato, reso concreto dall’esposizione dei dipinti dei due artisti che si riflettono, da una parete all’altra della sala, come in uno specchio, nella loro diversità, in un confronto ideale sulla forma e la sua strutturazione o destrutturazione, dove i protagonisti sono l’uomo, la natura e il colore.

L’arte, dunque, renderà possibile ciò che non è mai accaduto e lo farà, ancora una volta, sorprendendoci, attraverso la materia di cui è fatta. In questo caso con quella pittura che i due artisti amarono e portarono con sé nelle forme e nei colori che riempirono la loro vita, insieme al comune amore per uomini e cose in una concreta adesione ai fatti dell’esistenza.

Ventun anni di differenza d’età e una generazione separavano, il milanese Treccani dal viareggino Catarsini. Il primo spesso lontano dal suo studio negli abituali soggiorni creativi che negli anni Novanta lo portavano spesso a Macugnaga, a Gropparello, a Nizza e, naturalmente, a Forte dei Marmi, così vicino a quella Viareggio dal quale Catarsini esitava a staccarsi e alla quale era quasi visceralmente legato.

In questa sala è però difficile sfuggire alla suggestione di immaginare questo incontro mai avvenuto. Forte è la tentazione di accostare le opere dell’uno a quelle dell’altro, facendo rivivere i due artisti negli occhi del visitatore, immaginandoli insieme, come forse non sono mai stati. Un’operazione che permette anche di mettere a confronto le carriere dei due artisti, così diverse, nonostante questa estate ci permetta di ammirare insieme alcune opere che li caratterizzano.