L’incontro si è svolto presso il Palazzo delle Esposizioni di Lucca, il 1 aprile, alla presenza di Jonathan Pieri (direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Lucca) e  di Palmiro Bini (dell’Istituto Storico Lucchese sezione Val Freddana) che si confronteranno sul tema: “La Versilia, la Linea Gotica e la lotta partigiana”.

L’intervento di Pieri e Bini ha ricostruito la situazione che si viveva in quegli anni drammatici in Versilia, collegando piccoli accadimenti locali ai grandi eventi poi finiti nei libri di storia.  

In particolare Pieri nel suo intervento ha ricotruito gli eventi bellici, l’attività della Resistenza e la violenza nazista e fascista che interessarono la Lucchesia, e nello specifico il territorio versiliese, fra il 1943 e il 1944, compresi i vari eccidi che il 12 agosto del ’44 culminarono con la strage di Sant’Anna di Stazzema. Bini invece è entrato più nello specifico dei fatti storici relativi alla Val Freddana dove fu sfollato Catarsini e in particolare del rastrellamento fatto nella chiesa parrocchiale di San Martino l’8 settembre del 1944 ad opera dei soldati tedeschi che fece vittime tra persone inermi. Catarsini era presente e si salvò perché si nascose sul ponteggio dove stava affrescando l’abside.  

I fatti storici avvenuti anche in Versilia tra l’estate del 1943 e la primavera del 1945 hanno avuto un’importanza essenziale nell’esperienza artistica di Catarsini.

Infatti, come moltissime altre persone in quei difficili anni, anche Alfredo Catarsini con la famiglia fu sfollato da Viareggio verso l’entroterra per il passaggio della guerra. La ferrovia e la via Aurelia che attraversavano la Versilia erano arterie strategiche per i collegamenti e il rifornimento delle truppe impegnate nel conflitto mondiale e la poco distante presenza della “Linea Gotica” rendeva l’intera area un luogo pericoloso a rischio bombardamenti, come poi si rivelò.

Catarsini trovò rifugio a San Martino Val Freddana, teatro di fatti atroci, con deportazioni, uccisioni di ostaggi, veri e propri eccidi.

Di quella esperienza, Catarsini ci ha lasciato una notevole testimonianza pittorica, ma anche letteraria, poiché in quegli anni concepì e scrisse il romanzo Giorni neri, pubblicato la prima volta nel 1969 e poi di nuovo nel 2021 per i tipi de “La nave di Teseo”.

Per i visitatori della mostra  Alfredo Catarsini: dalla darsena alla Linea gotica. Paesaggi, figure e grandi composizioni pittoriche (1917 – 1945) è possibile seguire un video che illustra gli affreschi realizzati durante il periodo di sfollamento. 

Alcune foto dell’incontro

Prima dell’incontro la Fondazione ha avuto il piacere di ospitare Mario Puppa, membro del Consiglio della Regione Toscana, che ha preso parte ad un tour guidato accompagnato dalla Presidente della Fondazione Elena Martinelli.