CAMMINO – I LUOGHI DI CATARSINI

5 – CATARSINI E PIETRASANTA

CATARSINI E L’ISTITUTO D’ARTE STAGIO STAGI

La scuola d’arte di Pietrasanta deve educare gli allievi al culto della materia lavorata in funzione puramente decorativa, e per questo suo peculiare aspetto dobbiamo qualificare il suo insegnamento “all’arte oltre se stessa” nel senso, si badi bene, non di basso artigianato che molte volte ignora le supreme leggi dell’armonia, ma di quell’artigianato nobile, artistico, che si avvale dell’ordine del gusto, della sapienza, quei canoni acquisiti nelle scuole di istruzione artistica. La “scuola d’arte” nei suoi diversi settori di insegnamento non può certamente tornare allo stile libertà, o al barocco, o al gotico; però tutti gli stili più classici vengono studiati e fanno testo per la conoscenza di quanto fu prodotto nel mondo delle arti libere.” A. Catarsini (Il Giornale del Mattino, ottobre 1957)

Durante gli anni allo Stagio Stagi. Catarsini continuò la sua attività espositiva e di partecipazione. Ma si dedicò moltissimo all’insegnamento e portò molte novità a cominciare dalla biblioteca che fu incrementata e arricchita di molti importanti volumi. Cercando di “sprovincializzare” l’Istituto chiamò artisti famosi a fare lezioni agli allievi, tenne numerose conferenze sull’arte antica e moderna e si interessò profondamente ai suoi allievi che ancora oggi lo ricordano con affetto. Furono anni densi di risultati e di soddisfazioni personali. E furono gli anni in cui si dedicò maggiormente a scrivere, romanzi e racconti ma anche articoli su quotidiani, la Nazione e il Tirreno e collaborazione con periodici: Versilia Oggi, come descritto sul totem di Forte dei Marmi, e Viareggio Ieri. Sperimentò nuovi materiali, tecniche e stilemi che sviluppò anche nei vent’anni successivi alla cessazione dell’insegnamento, come il Simbolismo Meccanico.